I medici e le istituzioni ci stanno dicendo a gran voce STATE A CASA!
E hanno ragione per ovvi motivi che tutti sappiamo.
Siamo disposti ad infrangere le regole perché? Stare in casa nella nostra quotidianità a volte è difficile perché si sente il bisogno di cambiare aria, di respirare all’aperto, di staccare momentaneamente dai rapporti familiari, che a volte sentiamo troppo stretti, e di riprendere le proprie abitudini all’esterno che sembrano – erroneamente - salvarci dalla nostra routine quotidiana.
Sembra anche che lo spazio in casa non basti mai. A volte sembra che ce lo stiano portando via.
Poi c’è la paura della malattia che non viene verbalizzata perché forse si ha più paura della paura e si preferisce far finta di nulla.
Si finisce per condire tutto con TV, social, e altri mezzi di comunicazione per distrarsi un po’ come diceva Lucio Dalla nella sua canzone “L’anno che
verrà” che inizia così: "Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’…” ecco il testo:
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità
Sembra che in casa “manchi l’aria”, a volte si fatica a respirare, si desidera cambiare aria e viene spontaneo aprire la finestra, gesto fra l’altro che si fa al risveglio, all’inizio di un nuovo giorno.
CAMBIARE ARIA: significa far uscire l’aria satura della notte - quella che non serve più ed è pesante, stagnante, odorosa - e far entrare aria
pulita, fresca, energetica, nuova.
Il gesto di cambiare l’aria in casa non è così banale; potrebbe essere il desiderio di non sentirsi troppo ansiosi, cercare un po’ di leggerezza, non rammaricarsi del tempo
perduto ma gioire del tempo vissuto, di stare bene nei rapporti di coppia, con i figli e con i genitori.
E’ bello ogni giorno far uscire le brutte sensazioni, i pensieri negativi, i conflitti e far entrare la gioia, la pace, il piacere, i pensieri positivi.
Con questa bella ventata di aria nuova e pulita la giornata potrebbe sembrare più ricca e apprezzare di più tempo a disposizione per se stessi.
La canzone che abbiamo letto o ascoltato prima ci ha aiutato ad entrare nello spirito della speranza e della positività e della fiducia verso il futuro e, secondo
me, bisognerebbe utilizzare questo periodo di pausa per prepararsi alla nuova ri-nascita a ciò che di positivo verrà….
Prenditi un momento per te e riconnettiti con il respiro:
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Il file audio e questo testo di preparazione e presentazione ci è stato fornito dalla nostra trainer Galletti Bernardetta, diplomata come Trainer Counselor presso la scuola A.I.P. e F. Associazione Italiana Psicanalisi e Famiglia di Milano ed è iscritta alla F.A.I.P. (legge n.4 del gennaio 2013, pubblicata nella GU n.22 del 26/01/2013)
Assieme a lei Club Active ha organizzato percorsi di rilassamento con grande soddisfazione dei soci partecipanti.
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