BENVENUTA ESTATE!
Per chi va in vacanza o resta in città a fare silent Zumba al castello al martedì sera, affrontiamo il caldo con entusiasmo!
Per non cadere nel tranello della stanchezza causata dal primo caldo intenso, facciamoci trovare pronti e scattanti; purtroppo arriviamo da un periodo piuttosto freddo e piovoso, quindi il sole e il caldo potremmo percepirlo ancora più “cattivo” del solito.
Ma siccome siamo pieni di risorse sappiamo come agire: riscoprendo una bevanda rinfrescante e dolce, perfetta in ogni momento della giornata: l’ORZATA!
Come bevanda non è una novità, infatti esiste da secoli; il nome deriva dal latino hordeata, poiché preparata con orzo germogliato, in antichità aveva scopi sia medici che rituali.
Oggi l’orzata viene preparata in prevalenza con gli aromi della mandorla anche se in realtà esistono diverse versioni, come ad esempio quella messicana fatta col riso (horciata de arroz), in Suriname invece usano zucchero e mandorle, a Malta è uno sciroppo fatto con le mandorle, chiodi di garofano e vaniglia, famosissima l’horciata spagnola di Valencia, preparata con la chufa, tubero che ha il sapore simile alla mandorla.
Oggi prepariamo l’orzata con le mandorle, richiede un pochino di tempo ma il risultato ripaga l’impegno!
Gli ingredienti sono:
• 300 gr di mandorle pelate
• 300 ml di acqua
• Sciroppo di zucchero (quantità variabile da calcolare dopo aver preparato il latte di mandorle)
• A piacere vaniglia o altre essenze per intensificare il profumo e gusto
Si inizia tritando le mandorle pelate fino ad ottenere una farina un po’ grossolana; si usano le mandorle già pelate perché in alternativa bisognerebbe metterle in ammollo per una notte e poi sbucciarle, farle asciugare e infine tritarle, ma ci risparmiamo questo passaggio per comodità.
Fatto questo, lasciamo la farina dentro una ciotola e passiamo a scaldare l’acqua in un pentolino, portandola a una temperatura di 80 gradi, praticamente quasi a bollore se dobbiamo andare ad occhio, nel caso non avessimo il termometro. Poi spegniamo il fuoco e versiamo l’acqua calda nella ciotola insieme alla farina, procedimento piuttosto divertente perché si tratta di giocare come i bambini che mescolano le pappine!
Quando abbiamo finito di mescolare la nostra pappina, la lasciamo riposare per un quarto d’ora circa, poi iniziamo a filtrarla in una ciotola usando una garza per alimenti. Strizziamo per bene la garza per far uscire tutto il liquido, poi pesiamo quello che abbiamo ottenuto, per capire quanto sciroppo di zucchero dobbiamo preparare.
Passiamo quindi allo sciroppo di zucchero. La quantità deve essere in proporzione di 1:2, quindi il doppio del liquido che abbiamo appena ottenuto (se abbiamo ad esempio 250 ml di liquido, ci serve 500 ml di sciroppo).
In caso di dubbio, si può preparare una quantità un po’ abbondante, per sicurezza; quello che avanza si può usare per altre preparazioni a base di sciroppo.
È un passaggio facile: si versa in un pentolino acqua e zucchero in parti uguali (ad esempio 60 ml di acqua e 60 gr di zucchero) e si fa bollire per circa 5 minuti a fuoco basso, continuando a mescolare.
Quando lo sciroppo sarà pronto verrà semplicemente aggiunto al nostro liquido di mandorle e riposto in frigo dopo una bella mescolata.
Adesso possiamo bere questa deliziosa orzata fresca e dolce!
Anzi, vi dirò di più…si può anche mettere nelle formine e fare dei ghiaccioli artigianali buonissimi oppure come ingrediente del Mai Tai casalingo quando avete ospiti!
Buona estate!
IL MIO CONSIGLIO è quello di coinvolgere sempre tutti i sensi nella preparazione dei piatti: un piatto sano, bello da vedere, buono e profumato, rende il pasto un momento di gioia e soddisfazione, da condividere con chi amiamo!
Daniela